30 dicembre 2012

The first cut is the deepest.


Non è una pessima presa per il culo, è che guardando il mio braccio ho notato che molte vecchie cicatrici sono scomparse, ma NON il ricordo della prima volta che mi sono volontariamente ferita: avevo tredici anni e all'epoca lo feci quasi per gioco e curiosità, ma ironicamente è stato uno dei tagli più profondi che mi sia mai inferta. Non troppo ironicamente, dato che avevo usato nientemeno che un bisturi -trovato tra le cose di mia sorella, veterinaria- e mi ero addirittura anestetizzata localmente con un cubetto di ghiaccio per la paura del dolore, che follia. Negli anni passati quei bisturi inutilizzati sono spariti uno dopo l'altro, col solo risultato di tante battute e prese in giro da parte della mia cara sorella. Ma non c'è da sorprendersi.

Sono le quattro del mattino passate -orario perfetto...non so quante sigarette?- e mi ritrovo sveglia, pimpante, allegra e saltellante in camera mia. Precisamente in canottiera, tipici pantaloni-di-pile-di-un-pigiama che mi cadono ed un fottuto cappello da Babbo Natale in testa, non chiedetemi perchè. Ah, anche con la finestra aperta, perchè unito alla canottiera il gelo aiuta a bruciare calorie. Sono positiva, sono tornata decisamente ottimista, forse grazie alla tv.

Vedere nuovamente ed a distanza di anni questo film con protagonista il celebre bambino de Il sesto senso (gesù non riesco a togliermi dalla mente ciò, perdonatemi) credo abbia fatto scattare in me qualcosa.                                                                                     [In realtà l'avevo completamente dimenticato e dato l'attore che interpreta l'insegnante ed un film da poco visto, per qualche istante ho sperato si trattasse del tipico film con l'uomo maturo saggio professore omosessuale e il promettente ragazzino, ma questa è un'altra triste storia di un'aspettativa delusa.]                                                  
Tornando al film, per carità, sono troppo cinica per anche solo poter pensare di cambiare il mondo e tantomeno perdere tempo col passaggio di favori: non che le riflessioni sullo stesso non portino a piangere e farsi fin troppe domande, ma la cosa che mi ha maggiormente colpito credo sia stata il discorso sull'essere codardi o meno. Avere speranza o far vincere la paura. E niente, nemmeno io voglio essere un coniglio. La paura di essere felici a quanto pare esiste. Ed io non voglio mai più essere una codarda, tutto qui. Ergo sono tornata a sperare, o meglio credere (in me, di certo non in personaggi per quanto mi riguarda al pari di Babbo Natale, già che siamo in periodo). E la vita appare decisamente meno inutile se si crede in qualcosa -perfino in un partito probabilmente perso, tipo me- perchè l'importante è crederci e questa è una banale quanto sacrosanta verità.

Tralasciando i pignoli dettagli sull'orario, diciamo che restano due giorni dello strafottutissimo 2012, anno che voglio almeno finire alla perfezione. E poi bum, inizierà il 2013 e direi che lo si può cominciare col botto, ma soprattutto senza errori e stronzate: infondo, l'ultimo dell'anno è come se si cancellasse la nostra fedina penale. Si può rinascere nuove persone, cambiare vita, fare qualsiasi cosa e soprattutto essere chiunque si voglia. Perciò non resta che avere le idee chiare sul cosa si vuole ed agire. Voi conoscete già le risposte? Sapete come e chi volete essere, dove, con chi? Ci avete pensato bene? Fatelo, è il momento. Ok, dovrei spararmi dopo queste grandi perle, ma mi auto-giustifico per il sonno.

Sigaretta e a letto, che domani ci sono dei culi da spaccare (e si, vale anche dalle 15 del pomeriggio in poi). Grazie a tutti per il sostegno e la presenza, domani passerò da tutti.

p.s: grazie per i commenti al precedente post, anche se dal mio punto di vista si è trattato semplicemente di un solito sfogo -che col senno di poi sembra pure essere servito, che ridere- e non di una dichiarazione d'aver toccato il fondo, una richiesta d'aiuto o cose simili. In ogni caso ho riflettuto sul mio gesto (non l'essermi ferita di per sè ma l'averlo condiviso pubblicamente ed anche in modo così diretto, a differenza di tante altre volte) notando particolari che non mi sono piaciuti di me stessa, analizzando il perchè io abbia postato quella maledetta foto...e credo di dovere delle scuse.

27 dicembre 2012

due minuti e

fottuto bisogno di endorfine.
(avevo in mente un 27 dicembre decisamente diverso)
in ogni caso, faccio schifo.

26 dicembre 2012

inspirare espirare questo posso fare



p.s. non lo permetterò, non darò più questo potere a niente e nessuno.

nessuno potrà mai più portarmi via da me stessa

mai più.

nemmeno tu.



Aria

alle otto e un quarto di un mercoledì d'agosto 
sto finalmente abbandonando questo posto. 
dopo trent'anni carcerato all'Asinara 
che vuoi che siano poche ore in una bara. 
ché in una bara in fondo non si sta poi male 
basta conoscersi e sapersi accontentare 
e in questo io, modestamente, sono sempre stato un grande 
perché per vivere a me non serve niente, solo aria.
soltanto aria. 

L'avevo detto: prima o poi vi frego tutti!
quelli ridevano, pensavano scherzassi 
da qui non esce mai nessuno in verticale
come se questo mi potesse scoraggiare 
e poi col tempo mi hanno visto consumarmi poco a poco 
ho perso i chili, ho perso i denti, somiglio a un topo 
ho rosicchiato tutti gli attimi di vita regalati 
e ho coltivato i miei dolcissimi progetti campati in aria
nell'aria. 

e gli altri sempre a protestare, a vendicare qualche torto 
a me dicevano, schifati, tu sei virtualmente morto! 
a te la bocca serve solamente a farti respirare
io pensavo: e non è questo il trucco? inspirare, espirare 

inspirare, espirare: questo posso fare 
quando sono fortunato sento l'umido del mare 
io la morte la conosco, e se non mi ha battuto ancora 
è perché io, da una vita, vivo solo per un'ora d'aria.
un'ora d'aria. 

respiro lento, aspetto il vento 
il mio momento arriverà.



25 dicembre 2012

All I want for christmas is throw up.

Spero che almeno a voi il Natale abbia portato qualcosa di decente, che sia stato almeno un lieto giorno sereno. Dimenticavo, auguri di cuore -o quel che è- più o meno a tutti.


Altro che amore e cazzi vari: mi sono ritrovata a pensare -e pregare Cristo e tutti i santi in lingue che nemmeno conosco- che tutto quello che avrei mai potuto desiderare oggi fosse riuscire a vomitare. E se la pace nel mondo o perfino trovare l'anima gemella possono essere cose un tantinello troppo ambiziose cui puntare, dio porco, non pensavo fosse così pretenzioso chiedere un pò di pace per il mio stomaco: eppure, niente. Nemmeno questo regalo ho avuto. Lo so, punto sempre troppo in alto.

Passando al positivo, ORA -sempre se stanotte non muoio in circostanze misteriose ma non poi così imprevedibili come l'esplosione del mio stomaco e se non mi uccido direttamente io- mi aspettano tre giorni di...digiuno, come minimo.

E al terzo giorno non risorgerò per un cazzo, me ne andrò solo a fanculo.

Lo so che continuo a parlare e tirare frecciatine su Gesù, ma infondo è il suo compleanno oh. Per ragioni piuttosto sciocche ho spesso creduto di essere una sorta di anticristo oppure la versione Gesù 2.0 (coincidenze banali come i due nomi inimmaginabili della coppia che mi ha data alla luce e la data della mia nascita -o meglio quel che è successo quel giorno- che mi ha sempre fatto simpatia), that funny.

Però io dubito di arrivarci ai 33 anni.



22 dicembre 2012


Chiusura degli occhi dopo le 4 -chissà cosa mi ha tenuta sveglia senza nulla che potessi fare- e riapertura quasi dodici ore dopo.

Trentesimi festeggiamenti di compleanno. Ma è stato carino mangiarsi solo un pò di broccoli bolliti e 1/2 pera contro lasagne, salsiccia e patate al forno, nonchè una simpatica torta piena di zucchero, crema, panna e lamponi. E fingere di brindare.

[Almeno a Capodanno la questione calorie se ne andrà a fanculo e berró come non ho MAI fatto in tutta la mia vita -ed io ci ho sempre dato dentro, con l'alcool- probabilmente sboccando l'anima e svenendo.]

Stasera uscirò con la stessa amica di ieri, grazie a dio senza più il ciccione informatico nerd. Non so cosa faremo nè dove andremo, ma l'importante è esserci.

Ora non ho idea di cosa diavolo fare, opterei per un gelido e solitario giretto pre-natalizio. Darei il cuore (tanto non ce l'ho) per andare a pattinare sul ghiaccio, accompagnata dalla sola musica, ma la pista qui vicino fa schifo, è minuscola e sempre vuota, mentre il figo Palaghiaccio sarebbe raggiungibile solo con mezzi di trasporto pubblici che dubito esistano e non facciano scherzi proprio oggi.

Sono così rincoglionita che anche se settimane fa ho comprato un fottuto mouse rosa-bianco glitterato usb che è tutt'ora attaccato e funzionante io continuo imperterrita ad usare il mouse incorporato del portatile.

Mi sfugge il senso di questo post che a fine giornata aggiornerò o meglio -probabilmente- eliminerò del tutto.

Let it be.


Stasera ho fatto la seconda tinta rossa nel giro di tre giorni: la prima è servita solo a procurarmi sopracciglia e radici rosse, grazie all'ultima, invece -nonostante non abbia ottenuto il risultato desiderato- posso ritenermi soddisfatta (magari vi farò vedere che diavolo ho in testa). A parte questo, penso sia proprio il caso di sfoggiare il mio elenco di punti casuali o non se ne esce più.
  • Ho provato a scrivere svariate volte negli ultimi giorni, ma la conclusione è stata solo un aumento del già immenso numero delle bozze. 
  • Giovedì c'è stato -ed è già tutto finito da un pezzo- il famoso evento che aspettavo e per cui mi preparavo da settimane, cioè l'ultima lezione di pianoforte prima delle vacanze: nonostante la meticolosità di molti dettagli, quella mattina, tra sveglie posticipate, ritardi dei treni e dimenticanze quasi niente è andato come previsto. In ogni caso, è finita. E già da tempo mi aveva sfiorato l'idea che fosse stupido vivere in funzione di un'oretta che sarebbe ben presto passata, perchè poi che ne sarebbe stato di me? A che pro svegliarmi la mattina, senza un altro progetto? Poi mi ci sono trovata dentro ed il giorno stesso, poche ore dopo, è stato triste. 
  • Aggiungiamoci il dettaglio che l'unica cosa davvero importante da fare in questi giorni sarebbe dovuta essere l'esame pratico domani mattina per avere la patente, ma per logiche e sfortunate questioni alla fine è stato rimandato al mio ritorno dalle vacanze. Insomma, oggi anche il piano di avere la patente entro le vacanze vere e proprie è sfumato, per concludere in bellezza. E non mi piacciono troppo le cose sfumate, che si tratti di progetti o dei miei capelli.
  • Inoltre, oggi è venuto qui per tre giorni mio fratello e per la prima volta anzichè essere contenta la cosa mi da come minimo fastidio, dato che -diciamo- sono arrabbiata con lui...e lo sono per motivi validi, anche se non mi riguardano personalmente. Nemmeno lo saprà mai, per il rapporto che abbiamo. Ma la cosa più divertente è che lui non capirà MAI che ce l'ho con lui, poichè mi conosce e gliene importa così poco da non poter notare alcuna differenza nel mio comportamento. Ah, inutile dire che per il suo arrivo all'ultimo -quasi a sorpresa- mia madre è impazzita dalla felicità, io dall'odio. 
Ma, c'è un ma. La mattina mi alzo comunque. Attualmente mi sfugge solo il perchè, ma le idee forse arriveranno. Io resto qui, chi vivrà vedrà. E d'altronde fare piani è nel mio dna: è questione di ore o al massimo giorni.
  • Stasera e all'ultimo momento ho fatto un giro con una longeva amica (seconda ex migliore amica, in effetti ci conosciamo ormai da dieci anni) ed un suo amico che è di Milano ed è passato a trovarla: non ci eravamo ancora mai visti dal vivo, solo scambiato qualche parola via facebook. Avete presente il ciccione simpatico nerd di Lost? Lui è UGUALE. In ogni caso, mi scoccia solo che se già prima mi rompeva i coglioni ora che mi ha visto temo non me lo scrollerò mai più di dosso. Dopo mi ha detto che sono esattamente come immaginava. Non che mi importi qualcosa di lui all'infuori di un'ipotetica e futura amicizia, ma credo sia una cosa positiva in generale: rivelarsi per come si è sembrati, sembrare come realmente si è, essere così coerenti. In ogni caso, la breve uscita è stata piacevole. E penso che un tempo non avrei mai accettato di uscire all'improvviso, a quell'ora e senza almeno giorni di preavviso (per la serie che altrimenti sarei troppo obesa per uscire, devo prepararmi, ma vaffanculo).
  • Le mie parole potranno sembrare depresse, ma non sono triste e soprattutto non sono affatto negativa! O almeno, credo. A parte che dipende dal momento della giornata, ma in generale e di fatto non c'è niente che non vada. Più che tristezza mi sembra proprio e fin troppo malinconia. L'unico problema è: come si può sentire la mancanza di qualcosa che non si è mai avuta?
  • Odio di nuovo la grafica del mio blog (troppo scura, troppo caotica, troppo incasinata, troppo piena, troppo tutto) e quando e se mai avrò voglia cambierò radicalmente, spero domani. Sopportate.
  • Non so dove sia finito il mio folle spirito natalizio che a sprazzi ritorna (per esempio, oggi ho riesumato il mio fantastico cappello di babbo natale con tanto di campanello e ci sono pure andata in giro) e alla stessa velocità si dissolve. Sarà forse colpa della tristezza dell'assenza dell'albero? Sarebbe il primo anno che non lo facciamo...ma fino all'anno scorso non eravamo in quattro gatti, almeno qualche fratello sparso c'era. Ora siamo soli e nessuno avrà voglia di fare nulla, tantomeno io. Comunque, anche lo spirito natalizio dev'essere nel mio codice genetico: spunterà prima o poi. Ma anche se non dovesse farlo, non vedo cosa cambi.
  • Nel frattempo resto aggrappata all'unica cosa universalmente bella di questo periodo, senza cedimenti: le mie ossa che sporgono sempre di più -a tal punto da farmi male stare in diverse posizioni, quando mi sdraio- le varie persone che mi trovano dimagrita e si complimentano, quelle che mi guardano e/o ci provano, il mio stato fisico e mentale rinnovato, la leggerezza, la purezza data dalla disintossicazione da qualsiasi cibo all'infuori di frutta e verdura, il mio -per una volta- fregarmene del resto del mondo ed essere superiore dinanzi a qualsiasi tentazione e tentativo di condivisione. Tanto per dire, è il primo Natale della mia vita che io mangerò solo frutta e verdura. E fino a pochi mesi fa non avrei MAI pensato che una cosa del genere fosse possibile, al limite mi obbligavo a cercare di mangiare poco, ma figuriamoci una cosa simile. Sono forte, determinata, matura e assolutamente indipendente, dato che gli altri non hanno -più- alcuna importanza. Sono io. Sono sola. Ed è bello quando -non so bene perchè- mi convinco di aver mangiato troppo nonostante si tratti di cibi sani, ma poi lo stomaco che brontola smentisce il mio timore, tutto questo è bello, è bello che io ce la stia facendo e mi sembra la cosa più naturale del mondo, adesso.
In ogni caso, più che bello è tutto quello che ho in questo momento. Tutto e solo.

Sicuramente vi sarà già capitato di pensare al ma quando sarò fisicamente come voglio, arrivata al mio obiettivo, cosa succederà? Posto che resta ovviamente ed indelebilmente la felicità dell'essere finalmente come si vuole e coerenti con quel che si ha dentro, nonchè che sia meglio così piuttosto che il contrario...ecco. Non che io sia assolutamente già arrivata...ma inizio ad intravedere quel che temo: cosa succederà? Si può intuire.

Che i perchè aumenteranno, a maggior ragione. L'ipotesi che magari poi non avrò più niente da fare ed a cui pensare, mentre così ho uno scopo nella vita. O meglio.

A che serve una bellezza sprecata nella solitudine? Lo so che la bellezza non deve servire niente e nessuno se non sè stessa, però è triste comunque.



17 dicembre 2012

You'll never see me fall from grace.


qui nessuno ti dice la verità

Inutile iniziare il post con il solito che dire? e la mia auto-risposta sarcastica prevedibile (allora perchè cazzo scrivi, se non hai niente da dire?). Ops, l'ho fatto. Ma in realtà io ho sempre qualcosa da dire, credo l'abbiano tutti.

L'hennè si sta ossidando, la tecnologica borsa dell'acqua calda riscaldando ed io sono qui ad essere. Essere e basta, basta essere. Ma non potevo ossidarmi anche io? Il mio umore oggi è stato tirato su dal letto dalla sua amica euforia -priva di ragione e fondamenti- che gli ha fatto compagnia  fino a sera inoltrata, per poi trasformarsi nella profonda rabbia ed esplodere, infine morire. Pace all'anima sua.

Quindi eccomi qui, col solito nulla sopravvissuto alla sanguinosa guerra tra le emozioni.

Oggi ho fatto tutto quel che avevo previsto di fare, seguendo il copione: se spesso riesco a portare a termine almeno un qualcosa di buono a fine giornata, raramente succede con ogni singola cosa. Ho guidato, comprato tutto ciò che avevo meticolosamente stabilito, quasi studiato (non esageriamo), rispettato quella che chiamerò simpaticamente dieta ed ho perfino portato il mio culo alla lezione serale di fotografia, l'ultima fino a Gennaio (morendo di freddo, peraltro, che era quella la sfida). 

Per la prima volta dovrò fare delle foto da mostrare agli altri o come minimo all'insegnante del corso che potrà insultarle, ergo durante queste vacanze davvero dovrò fare foto e le farò. Io le farei di mio e senza obblighi, è solo che non mi alletta la possibilità di avere in mente idee geniali e poi deprimermi vedendo all'istante il risultato delle foto che non rende quel che volevo o comunque fa schifo per un motivo o l'altro. Quindi, per preservare la mia passione fotografica tendo ad evitare direttamente di provare a fare foto. Ma mi cimenterò, non ho altra scelta. 

L'unica cosa che ho voglia di fare adesso e stare nel mio letto al buio ad ascoltare musica -sia lodata- tutta la notte, ma proprio tutta. Magari pensare. Tanto con una specie di sostanza fangosa sulla testa -ricoperta di pellicola ed umida- dubito potrei mai riuscire a dormire: che hennè sia.

Che (mi) succede? Succede che le persone esistono. Ed io non devo nè voglio -mai più- che qualsiasi cosa di me possa dipendere da un altro essere umano, chiunque esso sia. E non capisco come faccia a non tagliarsi una gamba chiunque dipenda da qualcun altro, come diavolo si possa vivere in quel modo. E vaffanculo, davvero. Di cuore, se ce l'ho.

oggi compio vent'anni
ma non merito più
io non merito più
io non voglio più vivere

16 dicembre 2012

I get knocked down, but I get up again.

Oggi a quanto pare ho deciso di fare la perdente





O forse l'irraggiungibile vincitrice, perché in fondo cosa ci può essere di così sbagliato nell'evitare ciò che non si vuole pensando al proprio benessere? Trattasi di egoistica sopravvivenza. Gli altri penseranno a loro volta a sé stessi: non è possibile pensare a tanti altri sé stessi diversi da sé stessi. Ma quando il non volere nasce dalla paura e non la si affronta, allora si che si è dei perdenti. Per di più egoisti. Alla fin dei conti, anche soli...fatto curioso quando il più grande timore è proprio quello. Ma non mi stancherò mai di sottolineare l'ironia della vita. Quindi taglio la corda nel mondo dei sogni -così da avvertire meno i sensi di colpa, salvo ci si metta anche l'ironia onirica- che in quest'arte sì che primeggio.

ho vinto a chi arriva ultimo, perchè non sento alcun applauso?

Concretamente parlando, ecco un piccolo esempio: oggi è stato l'ennesimo giorno in cui F ha provato a chiamarmi e chiedermi almeno di fargli sapere le mie intenzioni (dovevamo andare a pattinare) ed io non sono riuscita a dirgli nulla, sparendo.  Essendo terapeutico parlare male degli altri, vediamo il suo punto di vista. L'ultima volta che di fatto siamo usciti era il 20 Ottobre, dopodiché si sono solo susseguiti sms, tentativi di appuntamenti e mie buche e sparizioni. Cristo santo, sono passati due mesi così. Quindi, semplicemente mi chiedo:

perché, diavolo, continua a cercarmi ancora ed ancora? 
Voglio UN solo motivo, uno solo, giuro. Suggerimenti? Ipotesi? Sono serissima. Inizio col sottolineare cose utili, scartando ipotesi: 
  • Ovviamente non è innamorato di me né niente del genere e  quel poco che abbiamo passato insieme è stato un paio di scopate l'anno scorso ed essenzialmente quella di Ottobre, fine; anzi, un giorno abbiamo visto una mostra di Dalì insieme, mi ero dimenticata. 
  • I suoi eventuali sensi di colpa per come mi ha trattato l'anno scorso -usandomi e sparendo per tornare dalla sua ex con cui ho saputo dopo non essere in effetti mai finita, ai tempi- non possono essere così grandi da perdurare ancora, come minimo già un mese fa saranno spariti in quanto ormai pari e per scherzare lui aveva subito ipotizzato che io mi comporti così per "fargliela pagare". 
  • L'unica ipotesi che mi viene in mente è che attualmente non trovi nessun'altra ed essendo l'unica che in media ogni trimestre si fa viva, nonostante io mi comporti così lui metta il suo orgoglio da parte (aspetta, gli uomini ce l'hanno?) e continui a provarci e provarci, senza nemmeno pretendere scuse da parte mia. Capisco anche che i coglioni siano troppo pieni, ma continuo a chiedermi: perché, cazzo? 
Io non riuscirei mai -più- a farmi trattare come io tratto lui, specialmente per tutto questo tempo e continuando -dal mio punto di vista- ad umiliarmi mostrandomi interessata a lui, rifiuto dopo rifiuto e per giunta col contorno del silenzio e senza che la persona di turno mi abbia MAI detto neanche una volta per scherzo che di me non ne vuole sapere niente o cose simili. Come minimo pretenderei chiarezza e sincerità. Poi certo, io non sono lui: ma così come voglio sempre capire cosa passa per il mio cervello sono curiosa di capire anche i perché degli altrui comportamenti.  P.S: Lo so, lo so, chiunque può dire che se ammetto e so di starmi comportando da stronza dovrei quantomeno sentirmi in colpa, stare zitta e certamente non stare ad insultare proprio lui perché nonostante io lo tratti così mi cerca ancora (anzi, dovrei forse ringraziarlo?) ma piuttosto smettere di fare la stronza. Ma questo lo so anche io, che devo dire?


Mia madre è tornata, divertente: sia per la partenza che per il ritorno mi ha dovuto svegliare per salutarmi con mie conseguenti bestemmie. L'unica cosa arrivata dalla breve esperienza calabrese della mia genitrice è una fottuta pignolata: non so neanche se mia nonna sia ancora viva o cosa, naturalmente opterei per la seconda. Venerdì ha sì nevicato tutto il giorno, ma i successivi due giorni c'è stata solo una fitta nebbia e si è già sciolto tutto. Un pò come la nebbia attualmente pulsante nella mia testa. Comunque non c'è niente che non vada, non più almeno, perché dopo una bella dormita passa -quasi- tutto e la domenica sera si tende a tornare alla realtà (alla seconda cosa ci sto ancora lavorando). Ah. Quantomeno sono stata vincitrice con l'alimentazione -credo di aver mangiato una mela per colazione ed un pò di lattuga per cena- ma anche questa è sopravvivenza, altrimenti mi sarei potuta sparare col risultato finale della moltiplicazione delle stronzate. Altro che pesci. Si fotta il pane.

Tra parentesi, io avrei solo voluto capire cosa ti tormenta davvero, perché tutti hanno i loro tormenti e so cosa significa. E non si capisce mai se sia troppo complicato o la verità è che sia spaventosamente semplice, banale e chiaro come la luce del sole, così semplice da poter stupire o rendere folli mentre si ride istericamente. Tutti hanno sempre l'immensa forza mentale di rendere le cose complesse e vedere cose che in realtà non esistono: siamo tutti folli, davvero. Pensavo solo che due pazzi fossero meglio di uno. Errore mio.

Negli ultimi mesi raramente riesco a piangere, ma ora ho proprio voglia di farlo, credo di sentirmi triste. Ce la farà la nostra eroina? Anyway: la conclusione è che la domenica fa schifo -incolpare perfino concetti inanimati è il top- e che sono stata una perdente. Poi certo, non sono l'unica e questo dovrebbe consolarmi.

Ma ognuno resta solo nell'incondivisione della sua solitudine e ci si diverte così.

Indelebilmente.

Paura. Semi-flusso libero senza alcuna coscienza.
Millimetri interi di alzamento del lato destro del labbro superiore gettati al vento invano. 

perché sei?

Gli occhi non riflettono affatto l'anima. Sono solo specchi già bagnati. 

Ognuno mostra qualcun altro. Essere come si appare. O apparire per come si è?
Si esiste solo negli occhi di chi ti guarda. Ma se gli altri sono ciechi? Le orecchie fischiano.
Rifletti sul fatto che giusto il POI dovrebbe avere senno, ma è una bugia.
E intanto cosa fai, prima del poi prima o poi? 

Forse è solo il tuo cervello in una pentola a pressione, pronto. Ma gli intimi pensieri non si assimilano ingerendoli. Finiscono dritti dritti nel cesso, come se mai fossero esistiti. Non esistono prove. E cosa te ne fai dell'apparizione delle ossa se poi ti capita di perdere pezzi di te?
Nessuno può sapere niente. A volte nemmeno tu, soprattutto tu

Se ognuno è quello che vuole essere, allora tu che diavolo vuoi? 

Così nitido da risultare sfocato, forse accecante. 
E quando osi guardare il sole puoi solo chiudere gli occhi.

-tu non sai- 

Allora resti solo, col tuo ronzio ed i brividi. Più tardi vibrazioni.
Potrebbe esserlo per sempre, intanto.
Così è buio.

15 dicembre 2012

Allegria non portarmi via.

Tra dieci giorni è Natale ed io non solo non voglio uccidermi, ma sono vicina a qualcosa come l'allegria (non esagero quasi mai). Odio comunque tutti e tutto, quindi scriverò cose sparse, stupide e dalla dubbia utilità:

Ho scoperto la quasi orgasmica gioia che può dare una borsa dell'acqua calda sulla pancia, all'alba dei miei vent'anni: non è mai troppo tardi (grazie a quel coglione di mio padre che ne ha comprate mille, di quelle elettriche e che si riscaldano attaccandole alla presa. Dico, mica siamo in Africa).


Stamattina mia madre è partita -sai che pacchia, torna domani. Almeno mi ha lasciato delle sigarette. Se fossi stata al suo posto avrei mandato a fanculo mia nonna che per stronzate -ho mai raccontato dello zietto in carcere?- si rifiuta di farsi prelevare e portare qui come da idea iniziale, ma le farà comunque attraversare l'Italia solo per 24h scarse in cui farsi abbracciare ed avere il suo momento di gloria probabilmente buttandosi di nuovo dalle scale (esilarante), piangendo e facendo la vittima.       
             
                 
MA ognuno ha i suoi hobby ed io sono allegra, giusto?


A quanto pare la neve mi rende felice -tipo bambino down che si emoziona, avete presente?- e ieri ha nevicato tutto il giorno. Ho anche scoperto che hanno installato la provvisoria pista di pattinaggio sul ghiaccio, tra l'altro ad un minuto da casa mia: io AMO follemente pattinare, da quando ne ho memoria sui roller e in tempi relativamente recenti anche sul ghiaccio  (ho imparato a cazzo e tra la folla, la prima volta, con un paio di amici anni fa). Inutile dire che quando mi capita di andare a pattinare in mezzo a gente idiota di suo ed incapace si crea istantaneamente in me uno spirito di competizione rivolto a tutti e quindi si potrebbe dire che "faccio la figa" andando veloce, schivando tutti -suddetti idioti in mezzo ai coglioni compresi- e senza MAI cadere?

Ieri ho visto mon-amour n°2 (l'insegnante di piano, senza escludere l'eventualità di essere inconsciamente cotta di lui per il mero fascino della coppia giovane-vecchiaccio perdipiù in posizione superiore e di saggio maestro) e...lasciamo perdere, sticazzi. Lo rivedrò l'ultima volta giovedì anzichè venerdì 21: peccato per le idee scaturite dalla presunta-fine-del-mondo-approfittiamone, ma mi inventerò qualcosa. Ho già ampliamente pensato, previsto ed organizzato cosa fare per quel giorno, dal come vestirmi in ogni dettaglio all'idea di cucinare dolci da portargli accompagnati da un biglietto teoricamente di Natale, entrambi infarciti di messaggi subliminali e non (perchè io sono timida). Insomma, ho il mio piano malvagio a brevissimo termine e noto con irritazione che mi basta così poco perchè la mia vita abbia senso, minuto per minuto. Maledizione.

[da giorni ho ripreso a mangiare pochissimo, solo frutta&verdura (la mia regolarità intestinale loda il signore) e come sempre mi vedo e sento già un'altra persona, molto migliore e più magra-sgonfia, anche se è l'ultimo dei miei interessi. A volte penso che il lardo sia solo nel mio cervello...oppure di avere un fantastico metabolismo ma cristoddio non è normale che in due giorni si vedano ossa che prima neanche esistevano]

Non prima di sabato 22 avrò l'onore di poter fare il cazzo di esame pratico ed avere la patente. E sarà bello poter andare dove cazzo mi pare, finalmente, giusto per le vacanze. Ed io ho sempre amato andare in macchina, andare e basta.

Dopo mesi ho ricomprato l'hennè e l'ho già usata una volta: i miei capelli sembrano molto più lunghi, corposi e sono passati dal blando castano scuro ad un castano ricco di riflessi rossi. Tra l'altro potrei farmi dei tatuaggi temporanei. Mi è venuta voglia di tornare rossa e dopo altri tentativi con l'hennè -che non può schiarire oltre un certo punto, essendo naturale- male che vada farò una tinta! Mi mancano i capelli rossi. Già che ci siamo non posso fare a meno di condividere pubblicamente la fiera lunghezza delle mie unghie (in genere fragili e quasi mai degnamente lunghe) smaltate di bianco, molto glamour grazie alla neve. Fico.

Essendo presa bene (?) mi azzardo a postare la foto di un mio occhio (ne ho due).

Ah, ho rivisto la mia famosa ex migliore amichetta (all'evenienza, era sola) e sono contenta di aver ri-preso per l'ennesima volta il rapporto con lei: in questi giorni ci vedremo e sarà bello. Ed è ricomparsa anche la precedente ex migliore amica che mi ha prenotata per sabato prossimo, ironia della vita. A volte ritornano.

Continuo a sbattere ovunque e sono già piena di lividi.

Non so di preciso perchè ma ho considerato il famoso F - palesemente fuori dalla categoria mon-amour - e Domenica dovremmo andare a pattinare insieme (su una pista seria, non la farsa in piazza sotto casa)...stasera, testualmente, non mi ha ufficialmente invitato ma gli farebbe piacere se gli facessi una sorpresa andando a sentirlo suonare. Vomiterei alla sola idea di dovermi sorbire il suo nuovo gruppo, ma riflettendoci, forse è questo che si fa in una sorta di relazione! Sopportare e fingere di interessarti alle stronzate dell'altro? Non la si può dare direttamente e basta? Mah.

{Piccola parentesi molto emozionale giuro perchè la cotta-n°x-dell'autoscuola al telefono mi ha salutato con un "ciao bella".}

E niente, mi aspettano giornate carine, piene, fredde e ricche di lucine e spirito natalizio (o meglio, di shopping compulsivo), il resto verrà da sè. La mia crescente misantropia mi ha portato ad un raro fenomeno: non ho ancora nè pensato ai regali, nè fatto liste nè tantomeno comprato niente...niente di niente. Vabbè che manco c'è l'albero di Natale ancora, in questa casa. Tanto gli unici regali che ho voglia di fare sono per me.



(noto con disgusto che la prolissità è tornata a braccetto con le foto gay, ma è la vita, così ciclica)



Quanto è bella? Pulsazione, anche per te.

10 dicembre 2012

Accettare con l'accetta.

Il mio problema è l'ACCETTAZIONE.

Di qualunque cosa, di tutto.

Il problema è che accettare ha almeno due significati ed accezioni
-quante acce a quest'ora- totalmente diverse.

Così mi accetto, ma non nel modo che vorrei.


9 dicembre 2012

Welcome back, baby.

non c'è ferita che rimanga sempre aperta, ma per fortuna la memoria spesso è corta


Odio il mio blog ed a tratti me, ma forse provvederò alla prima cosa. La mia maniacale sistemazione della camera -eccetto la valigia da disfare, sono pigra- è stata cullata dal sottofondo musicale di Daniele Silvestri al profumo di una candela alla vaniglia (unito al fumo delle lucky strike, ok).

Mi sento sia cinica che piena di ottimismo e felicità, curioso.

Oggi digiuno e sono già tornate almeno le mie mani gelide e così secche da darmi il piacere di poter vedere quel bel rosso sangue vivo senza dover fare nulla. E anche se questo fatto mi inquieta non poco, mi vedo già diversa da ieri in meglio (così come ieri dall'altro ieri, drasticamente in peggio), è assurdo. Sono così presa bene che ho intenzione di iniziare a farmi e postare le prime foto -per monitorare i futuri progressi- e ciò è un miracolo. In realtà quel colore l'ho volontariamente visto anche ieri sera. E grazie all'estenuante ed insopportabile spesa domenicale con i miei (che noto sempre più rincoglioniti e lenti, BRR) ho provveduto a comprarmi kg di crema idratante, nonchè un delizioso stick labbra al karitè; ma soprattutto una cartella portadocumenti piena di sezioni e diverse sottocartelle, che era il mio sogno perverso da mesi: ora potrò sistemare ed organizzare TUTTO, ma proprio tutto. Come poter dimenticare un nuovo quaderno-agenda per inaugurare un nuovo inizio? E chi l'ha dimenticato.
  • Ho finto di essere ancora dispersa per le innevate colline marchigiane e di aver quindi posticipato il mio rientro a casa (esattamente il contrario di quel che è successo davvero, ironia) solo per sbarazzarmi di un uomo con cui sarei dovuta uscire oggi, il solito F che pensavo mi avesse definitivamente mandato a fanculo ma imperterrito continua a cercarmi: oggi ha provato diverse volte a chiamarmi, ma non intendendo squilli o richieste di miei segnali di vita, voleva proprio parlare con me! Tra un tentativo di chiamata e l'altra mi ha testualmente scritto di stare tranquilla che non voleva insultarmi ma solo chiaccherare. Ed in tre anni che ci conosciamo e più o meno frequentiamo (scopiamo) ogni tanto non abbiamo MAI parlato al telefono, neanche cinque minuti. Che è sta storia? Ma come diavolo funzionano gli uomini? Cos'è, se e quando ti comporti da uomo (stronzo, distaccato, assente, disinteressato, indifferente) piaci di più o addirittura fai nascere in un coglione la voglia di PARLARE con te? Cristo santo.
  • La mia pseudo-amichetta (io non ho amici, non più, grazie a Dio) compagna di classe e quindi dei viaggetti mensili mi ha scritto preoccupata che devo farmi aiutare e seguire perchè ho problemi col cibo e digiunare non mi fa bene (dopo due anni che non mi ha MAI visto mangiare ci è finalmente arrivata, not bad). E con lei ho scoperto di averci pure litigato al ritorno in treno; praticamente è successo che quando è tornata dal bagno in cui è andata con una tipa -eravamo in tre- ha detto di dover perdere assolutamente 5kg uffa sono obesa ed io l'ho insultata pesantemente perchè ODIO le persone come lei, cioè senza autostima e psicolabili: la compagna di viaggio acquisita le ha detto che secondo lei doveva dimagrire un pò e così dopo diciannove anni passati a sentirsi bella, magra e normale -e questa ogni trenta secondi la trovo a specchiarsi in qualunque cosa ripetendosi quanto sia figa- ha improvvisamente pensato di dover dimagrire pena la morte per le parole di una mezza estranea. Porco dio. Lei mi ha ironicamente -niente sarcasmo, è un arte troppo raffinata per lei- ringraziato per il supporto morale ed io le ho risposto che quello non si da nè serve per le stronzate. Quindi si sarebbe offesa perchè ho dato ai suoi problemi delle stronzate, sono proprio una brutta persona. Ma oh, se è vero che ci devo fare? 

E niente, ecco la prima chiamata persa del pomeriggio. Specie in certe canzoni Silvestri è tipo orgasmico, cazzo -al di là della musica o delle parole, ma- per l'espressività nel canto, cazzo, ow. Ascoltatevi HOLD ME, vi supplico. La psicologia mi attende. Passerò questa domenica a fumare come un turco, studiare, organizzarmi la vita e gioire profondamente nell'osservare qualche essere umano sia di per sè che nei suoi vani tentativi di comunicare con me. Dovrei cercare di sedare i miei istinti omicidi, ma forse basterà attendere il 21 Dicembre. Passerò da tutti voi, palesemente esclusi dai miei istinti omicidi. Adiòs.

Confutabili ritorni anticipati.

Avevo in mente un ritorno più glorioso o un'adeguata ma ingiusta sparizione da questo spazio, ma

La verità è che senza che ci abbia speso sopra particolari pensieri disperati, apocalittici e negativi al riguardo, ieri sera -al mio anticipato ritorno a casa, causa neve- sono finita a mangiare inutilmente troppe cose. Cose che peraltro avevo deciso di non mangiare più, credo per mera voglia (sostenuta dall'insistenza dei miei genitori)...oggi, invece, suppongo a causa di postumi dell'ebbrezza autodistruttiva. Per essere precisi, ieri notte sono stata anche sorpresa da mio fratello entrato in camera mia all'improvviso sul kettler -un attrezzo per poter correre/camminare- a correre come una disperata e mi sono subito interrotta, neanche fossi stata scoperta a fare sesso. Cosa dire? Da una parte mi sono sentita una fallita e giuro su qualsiasi cosa che le mie ossa sono sparite e sono fisicamente ed oggettivamente diversa da -per esempio- ieri pomeriggio. Dall'altra, però, ho avuto prova pratica che è tutta una questione mentale e non sono destinata al fallimento. Sia dal punto di vista del peso (che non conoscerò fino a lunedì) che da quello salutistico, so di poter recuperare ai danni anche solo domani con un giorno di digiuno disintossicante e lunedì mangiando in modo sano. Mi sono fatta del male, perchè il mio stomaco si era abituato a mangiare sia bene che poco e anche solo ieri in pochi minuti si è visto sovraccaricato e riempito sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo...e in seguito al cibo hanno fatto compagnia anche lassativi che ormai non prendevo da tanto tempo -inutili, perchè non hanno ancora fatto effetto?- acqua e pure aspirine. E mi dispiace di averlo fatto...ovviamente non per una questione calorica, ma perchè quello non è amarsi e dare al proprio corpo ciò di cui ha bisogno, ma tutto il contrario. Anyway, se mai sono stata degna d'essere ritenuta esempio per qualcuno, ecco, non sono più Dio: ma so di poterlo essere, credo conti questo. In questi giorni ho imparato a conoscermi e conoscere il mio corpo, il mio vero bisogno, i miei limiti. E suppongo che sia stato utile, che servirà a qualcosa. Credo che lo sconvolgimento dei miei piani sulla data del ritorno sia stato un brutto colpo. E sicuramente lo è stato il mio stato confusionario di ieri sera, quando non capivo dove fossi e cosa ci facessi lì, non riuscendo ad abituarmi a casa mia e a ricordarmi che quella era ed è la mia vita. Vita che NON è fatta -non più- da solitudine e piena  indipendenza nella gestione di me stessa, nemmeno di un posto così tranquillo e silenzioso da far quasi paura o da spingerti a pensare che Dio esista davvero, in un'insolita camera di una sorta di albergo - camera in cui se passi la mattina a dormire entra qualcuno a chiederti se per caso sei ancora vivo. Chissà perchè la confusione si è tradotta in mangiare. Sono stata felice per lo stupore -e per una volta, il sorriso nel guardarmi- di mia madre secondo cui stavo benissimo ed ero dimagrita e bellissima. Curioso come io abbia già cambiato la mia figura in 24h, ma questa è un'altra storia. Mi riprenderò e tornerò sulla mia strada, da ora in poi.

Domani è domenica e la domenica si pensa (eventualmente) a come riappropriarsi della propria vita il giorno seguente, il Lunedì. Ci si organizza e si pianifica, cose che adoro fare. Dovrei lamentarmi di meno, perchè in fondo fino a qualche giorno fa non vedevo l'ora di tornare a casa ed alla mia momentaneamente sospesa routine: il rientro ed il primo giorno di assestamento non sono andati come previsto, va bene. Ma ora ci sono e non c'è nessun altro posto in cui vorrei essere.

Quindi mi rimboccherò le maniche per tornare ad essere in quello stato che rappresenta me come niente ha mai saputo fare prima d'ora.

Grazie per il vostro sostegno (e la vostra parzialmente sprecata ammirazione, mi dispiace) e non odiatemi, domani provvederò a lasciare tracce del mio passaggio e recupererò eventuali arretrati.

5 dicembre 2012

E all'improvviso ti rendi conto che.

Qualche notte fa ho sognato un toast. Non le solite porcate, pizze, dolci e cioccolato. Due fette di pancarrè ed una sottiletta filante: è diventato il mio sogno. Ieri ho festeggiato il mio passato decimo giorno (consecutivo) in cui non solo ho mangiato poco, ma non mi sono assolutamente MAI abbuffata o qualcosa di vagamente simile, non ho mai mangiato pasta, pane, biscotti, merendine, cioccolata, schifezze e nemmeno prodotti animali né di origine animale. In poche parole, è successo, STA ancora succedendo e dopo anni di tentativi qualcosa nel mio cervello è davvero cambiata. Con tutti i soldi risparmiati -c'è chi spende almeno 10€ al giorno per mangiare, qui- se fossi la solita potrei andare alle macchinette, comprarmi di tutto e di più e mangiarlo in pace e solitudine di camera mia. Ma non lo farei mai, adesso, perché sto cambiando e finalmente li vedo ufficialmente, dopo giorni in cui mi vedevo sempre uguale e sostenevo che il mio corpo è così stronzo da dimagrire in modo strano e privo di senso (tipo, spuntano di più le ossa dei fianchi e sulla schiena, MA fino a ieri restava la pancetta tipo da incinta, ma che senso ha?). E non vedo l'ora dei commenti al mio ritorno, tra l'altro. Non mi autoboicotterei mai adesso, ma se sogno toast e vedo kg di cioccolata esposti in varie forme ogni volta che vado a prendermi un the caldo per vivere ovviamente mi capita di pensare al cibo. Ma dovrei forzarmi, perché davvero sono disintossicata sia da tipo di alimenti che dalle eccessive quantità. Sto da dio e tutto questo era solo per scrivere e rendermi conto che è arrivato il momento che mese dopo mese, anno dopo anno ho desiderato piú della mia stessa vita: il momento in cui mi libero e non sono più schiava di me stessa né nessun altro, il momento in cui mi prendo tutto quello che voglio e merito, in cui vinco. (anche se sogno sottilette calde e filanti, esatto)

1 dicembre 2012

Goodbye cruel world.

Sono già stanca morta, ma viva. Ho comprato i fottuti libri di scuola (il peso della cultura, che mi è costato un braccio dolorante ed ancora traumatizzato), fatto i biglietti ed addirittura un pò di shopping con mia madre -senza volermi suicidare dopo e durante, un miracolo.

Non mi resta che organizzare e fare fisicamente la valigia e magari dormire un pò, ma immagino che avrò troppo a cui pensare. E poi c'è la possibilità che io riveda sia lui che il suo amichetto russo con cui mi ero consolata (colpa sua e dell'alcool, però) l'altra volta: stavolta voglio anche divertirmi davvero, che quei due ci siano o meno: in ogni caso esiste la gente, tanta altra gente. A parte domenica e probabilmente lunedì che mi prenderò per me,  mi attenderanno quattro giorni di scuola sia mattina che pomeriggio, dopodichè immagino uscite notturne e scarse ore di sonno; per non parlare di venerdì, dato che stavolta non partirei subito dopo scuola ma il giorno dopo e quindi potrò darmi alla pazza gioia tutta la serata. E sabato invece si torna, praticamene due mezze giornate che passerò in treno (o meglio cambiando vari treni). Credo che i treni siano la cosa più bella del mondo, andare in treno. E stavolta mi porterò la reflex -intendo, senza dimenticare la memory card nel portatile a casa- e mi cimenterò davvero nel fare belle foto. L'altra volta a parte un giorno un rettangolino di pizza e della cioccolata mi pare di essermi nutrita di tipo due cappuccini al giorno (eccetto la serata alcolica, ok) e già sono tornata molto più magra: stavolta punto molto più in alto...ed ho anche giorni in più, ben sette giorni compresi dei viaggi. 

Esiste una non-troppo-sottile differenza tra il fare la fame e farla arrivando però a stare male: basta un minimo perchè la tua pancia smetta di lamentarsi, la testa di girare. E basta così poco che sarà facilissimo. Conoscersi al millimetro. Ieri notte -accompagnata dalla mia nuova leggerezza- tra le altre cose pensavo che non è questione di dieta. Il perdere peso resta un mio obiettivo del momento, al di là di tutto, ma non è che una conseguenza di un modo di vivere, essere, stare. Stare più vicini a sè stessi. Non essere sempre pieni ed appesantiti, quantomeno non di cibo. Senza contare che se si è vuoti da quel punto di vista si ha la possibilità di essere riempiti da tante altre cose...serve spazio e tutti puntano alla pienezza, bisognare liberarne il più possibile. Essere essenziali, sentire ogni rumore interno del proprio corpo, conoscersi sempre più a fondo, ascoltarsi. Oltre a questo, si tratta anche di ripulirsi e disintossicarsi (non a caso ho cambiato totalmente alimentazione, perchè anche mangiandosi solo un mars al giorno si dimagrirebbe eccome). Mi sento davvero un'altra persona e non intendo cambiare niente, tantomeno quando nel frattempo avrò raggiunto il mio obiettivo di peso. Il mio stomaco brontolava prima di cena e straordinariamente anche adesso, cioè dopo. Sono sicura che se in cinque anni e prima d'ora non ero MAI riuscita a superare tot giorni di tentativo di cambiamento è perchè non mi sono mai data la possibilità di rendermi conto di quanto si stia meglio così, oltre al passato autolesionismo e conseguente auto-boicottaggio che sembra irrimediabilmente marchiato a fondo nel mio io. Non bastano due giorni per disintossicarsi, ma se si supera il punto critico e si va oltre si resta stupiti e non si tornerà mai più indietro. Ed è quello che è successo. Per me è normale mangiare il giusto e l'essenziale per me, mi sento Dio e ora so ascoltarmi...e posso fare qualsiasi maledetta cosa, adesso.

Deliri a parte, essendo senza computer avrò la decenza di non scrivere nulla fino al mio ritorno, ma dal cellulare potrò leggere tutto e commentare (al costo di qualche errore ortografico)...insomma, almeno non mi assenterò dalle vostre vite. Domani mattina scriverò in questo stesso post il mio peso di partenza, con la speranza di aver almeno centrato il primo mini-obiettivo temporale. E non salgo su una bilancia da oltre un mese, gesù, sarà traumatico. O magari ho imparato a vedermi senza il bisogno di conferme oggettive, che sia in meglio o in peggio (temo in peggio, più duramente della realtà). Adios.


Da aggiornare: domenica 2: ____ kg
[obiettivo MINIMO: 71kg -> ⚜ ]