2 settembre 2012

Ma le puttane piangono?


Sono tornata a casa da poco e vorrei solo piangere. Oggi perfino l'aspetto del cibo diventa secondario, ma riassumiamolo: solo due miseri etti persi da ieri ad oggi, pesavo 71,1kg ed ho mangiato nè più nè meno di una persona normale, cioè troppo. Voglio vedere domani la bilancia che bella sorpresa mi farà. Non vedo proprio l'ora. Per qualche secondo è stato bello e normale non preoccuparmi di niente ed arrendermi ai pasti familiari, come se quella fosse la normalità. Ma io non sono normale e che il mondo non si preoccupi:  ho la notte per sentirmi in colpa, domani per rimediare e tutta la vita per scontare le mie pene.  Passiamo al resto, che al momento mi preme di più. e scusatemi se ancora non ho commentato niente, davvero.

  • Esattamente ventiquattro ore fa avevo ricevuto un sms da un numero che non avevo nemmeno più salvato, che diceva una cosa del tipo che anche se sicuramente non se lo meritava e non era il caso gli sarebbe piaciuto rivedermi.  Ho scoperto chi è -chiamiamolo F- cioè uno dei famosi stronzi a cui l'ho data un paio di volte l'anno scorso, per poi soffrirci. Mi ha invitato a trascorrere la serata/nottata con lui -notte perchè non voleva farsi ritirare la patente per la terza volta in stato d'ebbrezza- o in alternativa di berci qualcosa di pomeriggio. Alla fine, senza averlo previsto e proprio all'ultimo, già che ero in giro a fare nulla, ho optato per la seconda opzione. Ci siamo visti, ho passato delle piacevoli ore e non ho fatto assolutamente niente che non mi sentissi di fare: nemmeno ci siamo baciati, altro che ben altre cose. Dubito che lo rivedrò, credo. Ma è stato bello ed una soddisfazione poterlo rivedere essendo diversa e non più una psicopatica che pendeva dalle sue labbra o perfino dalla gioia di un suo sms a cui per l'emozione rispondevo all'istante: è stato bello ignorarlo per un pò senza dare notizie, farmi aspettare e notare che l'altro di turno stavolta non se n'era andato. E non l'ho fatto sforzandomi o trattenendomi, ma proprio come cosa normale, dato che al momento di lui non mi importa più nulla. E poi mica cazzi, mi ha offerto addirittura una coca-cola zero e mia ha riaccompagnato a casa anche se era a cinque minuti da lì a piedi, la sua macchina lontana ed eravamo sotto la pioggia. 
  • Prima di uscire e poi vedere F,  ero già pronta per andare a casa di A,  ma per un fraintendimento -o meglio il suo non avermi ricordato del lavoro alle cinque- ormai si era fatto tardi. Almeno uscendo il pomeriggio gli ho fatto la "cosina carina" della ricarica mai richiesta, giusto perchè sapevo che era senza soldi e per sentirlo al lavoro, cosa che gli ha fatto piacere.
  • Poi è accaduto un miracolo per cui in effetti questo giorno non è proprio da dimenticare, cioè che come se fosse la cosa più naturale del mondo in cinque minuti si era rimaste d'accordo con la mia famosa ex migliore amica che si sarebbe fatta trovare sotto casa mia ed avremmo fatto un giro stasera. Siamo uscite ed è stato bello rivederla, parlarci e probabilmente dare inizio ad un nuovo rapporto dopo aver perso il nostro che da meraviglioso era diventato muto e inesistente. 
  • E poi il casino totale. Ho visto finalmente  , che era casualmente nel centro della mia città. Vorrei piangere perchè è andata malissimo e mi dispiace anche per lui, dato che praticamente entrambi ce ne siamo andati delusi per qualcosa e soprattutto io ho potuto notare ancora una volta una situazione che necessita di analisi su di me. Di nuovo in mezzo alle palle l'inconscio, le mie paure e soprattutto il mio cervellino così psicopatico da usare la sua intelligenza sempre e solo per riuscire a convincermi di cose  false per nascondere le motivazioni reali, cose che in realtà sono solo scuse, ma così logiche e che stanno in piedi da non sembrarlo affatto. Non scendo nello specifico nè perdo tempo ad annoiarvi sui fatti, ma riguarda il discorso del sesso. Avrei da analizzare e trarre conclusioni sia sul mio fottuto comportamento che su di lui e le sue intenzioni e reazioni. La parte su lui riguarda il grande dilemma: si è irritato semplicemente perchè non ha ottenuto stasera quello che voleva (che gliela dessi) oppure a causa del mio comportamento totalmente insensato ai suoi occhi -credo sia questa- e soprattutto che non sono riuscita a spiegargli? (e come mai avrei potuto, se io stessa non so ancora quale sia la verità?). Lui ha fatto semplici e logicissimi discorsi (uno era che almeno in questo la vita non è difficile: o ho voglia anche io oppure no, semplice) eppure non sono mai riuscita ad essere chiara, me ne rendo conto. 
Io non ce la faccio a passare la notte sveglia a riflettere, adesso. E dannazione, capisco benissimo quando Psyco  dice che ho una mente contorta, che mi complico la vita e tutte le altre stronzate. Forse ed in parte, ha ragione. Ma se di fatto non conosco la semplicità della verità, come diavolo potrei arrivarci altrimenti? Un esempio banale è che un giorno non voglio andare a scuola perchè c'è una verifica ma non ho studiato e non voglio mostrarmi impreparata. Semplice: non mi sto a perdere in chissà quale  labirinto  mentale -sempre termini di  Psyco-  poichè so benissimo perchè non sono voluta andare a scuola. E stop, su cosa c'è da pensare? Ma in altri casi, come faccio? Quindi vaffanculo anche a te,  Psyco : tua nonna è psicopatica. Io, semplicemente, analizzo ogni possibilità e con la logica ed un minimo di conoscenza sulla mente umana  (specie del mondo sommerso di scuse, autogiustificazioni, paure ed inconscio)  riesco ad arrivare alla verità, che poi ovviamente è semplice e riassumibile in poche e semplicissime parole. Non è facile, ma lo faccio. La logica è tutto quello che ho, scusami tanto se non ho nient'altro. Mi dispiace. E non vedo come arrivare a tali conclusioni complesse sia possibile in modo semplice...non mi piace lavorare per niente, perdere tempo e complicarmi la vita. Pensi che se esista altro modo al mondo, io farei così? No. Oppure quale pensi sia la soluzione, che io mi chieda superficialmente il perchè di una cosa, mi dia una risposta a caso, te la dica e poi sia tu a dirmi che quella risposta è falsa in quanto solo quello di cui mi sono autoconvinta ma la verità è un'altra? Magari è solo fastidio, il tuo? Magari perchè se distruggo le mie autogiustificazioni e capisco la verità da sola, tu non mi servi più ad un cazzo? Ti rubo il lavoro?  Questioni di orgoglio o di soldi in meno? E dannazione, lo so che sarebbe per me, per il mio bene. Lo so che è da folli e sono io che perdo le notti ad analizzare ogni minima virgola, c'è da impazzire ed è un grande lavoro. Lo so, cazzo. Ma non me lo posso risparmiare, se lo facessi, sarei fottuta. Quindi basta. Ecco, sono passata dall'essere un'idiota a cui dispiace per come sia andata la serata e che deve delle scuse a qualcuno  (le ho già fatte, almeno)  all'imprecare contro la mia psicologa pazza solo perchè sostiene che sono la suddetta idiota: ha molto senso, complimenti. Forse noi due non siamo poi così diverse. Meglio che vada a perdermi nel libro.  (Certo, ignoriamo e rimandiamo le cose che ti porteranno alla conclusione di essere ancora un bambina del cazzo complessata ed infantile nonostante i progressi fatti, perfetto.) BASTA. 

Vorrei solo piangere per sfogarmi un pò, lo associo al tornare bambina, anche se fino all'anno scorso lo facevo sempre. Ma non ci riesco. Vaffanculo. Sono così patetica e bisognosa di piangere che prima mi sono sbavata la matita nera degli occhi verso il basso, così se mi guardo allo specchio ho l'illusione di una persona che abbia pianto. E poi non so perchè, ma mi sono messa il rossettoRossoPuttanaAcceso (che abbinato allo smalto, poi, è il top).  Pensieri antiquati di mia nonna. Misteri della vita. E poi più che una puttana sembro un clown.

7 commenti:

  1. Quando si ha a che fare con le cose i ragionamenti logici non fanno una piega. Ma le relazioni...
    A volte penso di pagare la psicologa perchè lei se ne stia li a ridere segretamente di me mentre io le espongo tutti i miei ragionamenti tortuosi e i miei pensieri malati.

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  2. Io credo che sia giusto analizzare, analizzarsi continuamente, in ogni passo che si fa. Ma non bisogna analizzare ciò che già si sa, cercando una spiegazione che magari sembra migliore. Sono convinta che tu sappia qual è il problema. Magari non vuoi perché hai paura di diventare dipendente da lui come lo eri da F l'anno scorso, o magari hai paura che a lui interessi solo ottenerla e non risolvere le tue paure. Posso solo dirti: fai quello che senti! Niente è più giusto!
    Un bacio,
    Effe

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  3. Analizzare, analizzare: non c'è niente di sbagliato, è predisposizione naturale. Ce l'hai nel DNA. Non puoi farne a meno, non si può decidere di non pensare.
    C'è chi nasce condannato, e, fidati, capisco perfettamente.
    Per questo non dico cose come: "Agisci d'istinto" o "Fregatene e vai". So che non è possibile.

    L'unica cosa che credo possa consolarti è che, di certo, in alcuni periodi questa tendenza affiora in modo più delicato. Quasi non si sente. Ovvio, poi ricomincia.

    Non sei né una puttana, né un clown e se non riesci a piangere è solo perché ancora non è il momento giusto. Prima o poi esploderai, riuscendo finalmente a stare meglio.

    Un abbraccio.

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  4. Non capisco proprio. Se fossi in te vedrei la logica e l'analisi costante delle mie azioni come un pregio.
    Bisogna sempre usare tutto a proprio vantaggio!
    Se pensi in negativo tutto ti risponderà allo stesso modo.
    Sii tranquilla ché sei bellissima!
    Ti abbraccio.

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  5. si in qualche modo tutti piangono prima o poi? ognuno conosce le proprie sofferenze, leggere o pesanti che siano.

    p.s.
    ho passato e passo molto tempo ad analizzare e analizzarmi...cosi' ho vissuto poco sto cercando di distanziarmi da persone e pensieri che mi portano solo all'analisi.
    ciao ^_^

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  6. io mi analizzo in continuazione, ma so qual è l'obiettivo della mia analisi. Non riesco a capire il tuo: cosa vuoi da te o dagli altri? Forse sarebbe meglio riflettere su questo, partire da te e poi arrivare agli altri. Dal tuo post mi sembra che tu ti analizzi, ma certe volte non capisco nemmeno se dentro di te tu lo voglia veramente...

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  7. Analizzare ogni nostra azione ci permette di avere una sorta di controllo magico sul mondo (o almeno il nostro mondo), che la gente (psyco) ti dica che è sbagliato è solo per non farti pensare, per farti svuotare la mente, ma a quel punto diventeresti uguale a tutti gli altri, saresti solo un'altra delle 10.000 persone a questo mondo che fanno le cose perchè bho vanno fatte.

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Se ci fossero altri visitatori all'infuori di questo mondo, più che al rispetto inviterei agli insulti, per il semplice motivo che non esiste alcuna ragione al mondo per cui io possa essere insultata (riguardante il mondo dei dca, quantomeno) e potrei felicemente rispondere ed argomentare qualsiasi critica o altra stronzata. Ma tanto sono sfigata e il karma non mi accontenta mai, c'est la vie. Per le altre, invece: grazie di essere passate.